Superga è una delle tappe da non perdere, anche se meno convenzionale, quando si visita Torino.
Già raggiungendo Torino dall’autostrada A4, se si guarda verso la propria sinistra, si può intravedere, sulla cima di una collina, il profilo di una costruzione: quella è la Basilica di Superga.
Anche dal centro di Torino è facilmente visibile: basta guardare aldilà del Po’ e tra le colline, potrete vedere l’inconfondibile struttura della Basilica.
Il termine Superga ha un origine latino-germanica e significa “monte fra i colli”. Già dal 1461, sul colle vi si trovava una piccola chiesetta, in cima ad un monte acuto.
La fondazione della basilica risale al 1706, quando il Duca Vittorio Amedeo II salì al colle di Superga per vedere dall’alto lo schieramento dell’esercito nemico. Fu lì che il duca fece voto alla Vergine Maria e promise che, in caso di vittoria, avrebbe fatto costruire, proprio in quel punto, una Basilica in suo onore.
Per questo motivo la chiesa è dedicata alla Madonna delle Grazie, la cui statua è conservata all’interno della struttura.
Per costruirla, l’architetto Filippo Juvarra dovette abbassare il colle di 40 metri, per ospitare una Basilica alta ben 75 metri. I materiali che la compongono sono diversi tipi di marmi: come il verde di Susa, il nero di Como, il giallo di Verona e il bianco di Carrara.
La Basilica fu poi inaugurata nel 1731, per poi essere consacrata nel 1749 dal Cardinale delle Lanze.
Dal piazzale della Chiesa, dove è presente anche un grande parcheggio, si può ammirare uno dei panorami più spettacolari da cui godere della vista su tutta la città di Torino. Superga è sicuramente il punto che si guadagna il podio per il punto panoramico più alto, anche se, per la precisione, dovreste anche salire la Cupola Juvarriana, visitabile al costo di 3 Euro, per godere della vista dal “picco” più elevato!
Consigliamo di scegliere una giornata estiva e senza foschia, in modo che la vista del panorama sia limpida, per potersi godere anche un bel tramonto.
L’ingresso alla Basilica, invece, è gratuito, ed è aperta tutti i giorni della settimana, mercoledì escluso.
All’interno vi sono anche le tombe reali e l’appartamento reale, visitabile al prezzo di 4 Euro.
La Basilica di Superga è, purtroppo, diventata famosa, a causa di un evento tragico: il 4 Maggio 1949, in un giorno di nebbia, l’aereo del Grande Torino si schiantò contro i muraglioni di sostegno del giardino posto sul retro della Basilica.
"Sotto la pioggia di un pomeriggio del 1949 la squadra più forte del mondo abbandonò la scena della sua storia ed entrò di schianto nella sua eternità. Erano le 17.03 del 4 maggio, quando la torre di controllo dell’aeroporto di Torino cominciò a sospettare che ci fosse qualcosa che non andava: il pilota dell’aereo che riportava a casa i giocatori del Torino non rispondeva più alla radio. Le nubi basse, inconsuete per la stagione, addormentavano la città da qualche ora, quando si udì l’esplosione."
-Piero Vietti
Sul retro della Basilica, oggi, è posata una lapide, in memoria di tutte le vittime dello schianto. Tutti gli anni, il 4 Maggio e non solo, gli appassionati di sport e calcio rendono omaggio a quella squadra che scrisse la storia. Nell’anniversario dell’incidente, si svolge anche una cerimonia, dove il capitano in carica del Torino legge ad alta voce i nomi di tutte le persone che, quel giorno, persero la vita.
"Un crepuscolo durato tutto il giorno, una malinconia da morire. Il cielo si sfaldava in nebbia, e la nebbia cancellava Superga."
Una curiosità, meno triste, riguarda le famose scarpe Superga: pensate che il loro nome è preso proprio da questo luogo! La fabbrica che le produceva, infatti, era situata ai piedi della collina e per questo le persone cominciarono a chiamare così il loro prodotto. Nel 1946 fu ufficializzato il cambio nome delle scarpe da “Walter Martiny” a “Superga”.
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